Ognuno di noi nasce con un corpo, una vita e un carattere.
CORPO, VITA e CARATTERE.
Allora siamo davvero padroni della nostra vita. Siamo davvero sicuri di essere noi a decidere le nostre giornate? Mi spiego meglio con l'aiuto di tre esempi.
Prendiamo Osvaldo, ragazzo grasso e brutto, povero e costantemente incazzato.
GRASSO E BRUTTO: il suo corpo, la sua esteriorità
POVERO: la sua vita
INCAZZATO: il suo carattere
Esaminiamo una giornata tipo della vita di Osvaldo: si sveglia alle prime luci dell'alba per andare a lavorare. Ha dormito male perchè il suo letto non regge la sua stazza e le doghe in legno stanno davvero cedendo. Osvaldo, è anche povero. Non può permettersi un letto migliore perchè il suo lavoro è precario e questo rende la sua vita una scommessa giorno per giorno. Vista la sua stazza ha difficoltà a guidare, prendere il bus e salire le scale. Non trova vestiti della sua taglia, quando ci riesce sono davvero costosi. E lui proprio non può permetterseli.
Si incazza, perchè non vorrebbe questa vita, non vorrebbe il suo corpo.
Ma cosa gli resta? Il Carattere!
Solo grazie al carattere Osvaldo riuscirà a cambiare le cose. Come?
Osvaldo si svegliere molto prima tutte le mattine e per quanto possibile si dirigerà a lavoro a piedi. Si obbligherà comunque a fare molto movimento fisico.
Per quanto sia possibile seguirà rigorosamente una dieta. Avrà sempre il sorriso stampato sul volto (questa sarà la prova più difficile). Osvaldo dimagrirà, curerà molto di più il suo aspetto fisico, sorriderà e riuscirà a trovare dei vestiti adeguati. Quando Osvaldo non sarà più il ciccione, ma un bel ragazzo non faticherà nemmeno a trovare una ragazza che lo apprezzerà per quello che è: una persa incazzata che si è impegnato per cambiare la sua vita.
Certamente Osvaldo troverà un lavoro migliore e cambierà il suo letto, la sua vita.
Morale della favola: il carattere è tutto! Cambia tutto! Anche se haiuna vita di merda, un corpo che sembra un errore della natura, devi solo pensare che tutto può cambiare. E pensare in ogni caso (senza però rassegnarti mai) che c'è chi sta peggio di te. Ma se continui a mangiare come se non avessi mai visto cibo, allora proprio non cambierà nulla. E incazzarti ogni giorno non servirà a nulla.
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